mercoledì 25 maggio 2011

Autostima


Alla base di tutto c'è la mancanza di autostima, magari senza motivo.
L’autostima è la valutazione che ci diamo, il nostro modo di viverci.
Dagli psicologi è stata definita in tante maniere, anche complesse, quali "concetto di sé", "abilità personale", "autopercezione", ma tutti noi sappiamo che in base alla nostra autostima dipendono proprio tante cose.
Quante volte ci sarà capitato di sentirci dire "non hai fiducia in te", "non sei consapevole delle tue potenzialità", oppure "ma chi ti credi di essere"… tutti problemi di autostima!



L’autostima è la valutazione che ci diamo, il nostro modo di viverci.
Dagli psicologi è stata definita in tante maniere, anche complesse, quali "concetto di sé", "abilità personale", "autopercezione", ma tutti noi sappiamo che in base alla nostra autostima dipendono proprio tante cose.
Quante volte ci sarà capitato di sentirci dire "non hai fiducia in te", "non sei consapevole delle tue potenzialità", oppure "ma chi ti credi di essere"… tutti problemi di autostima!

L’autostima viene determinata da informazioni oggettive e soggettive, riferite a tre tipi di sé:
  • sé reale: è la valutazione oggettiva delle nostre competenze
  • sé percepito: è la nostra valutazione del sé reale. Difficilmente sé percepito e sé reale coincidono, si rischia sempre di fare "errori di valutazione"
  • sé ideale: è come desideriamo essere. Esso è influenzato dalla cultura e dalla società.
I problemi legati all’autostima nascono dalla discrepanza tra sé ideale e sé percepito.
Se tendiamo a svalutarci, ci sentiamo troppo lontani da come desideriamo essere, il nostro modello ideale ci appare troppo lontano e irraggiungibile, e noi ne soffriamo.
Al contrario, le persone che si sopravvalutano sono convinte di essere come desiderano, hanno raggiunto il loro ideale, ma questa è più che altro la loro opinione.

1 commento:

  1. Domanda rapportata al sè reale: Ma si può arrivare ad avere una percezione oggettiva di sè?;-)

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