giovedì 31 marzo 2011

Tornare indietro


Ho già detto che quando dimagrisco mi sento più forte, più in grado di affrontare le situazioni difficili, questa è una sensazione ingannevole dettata dalla malattia. Al colloquio mi è stato chiesto in quale altro momento nella mia vita mi sono sentita forte nello stesso modo. Ci ho dovuto pensare un bel po' prima di rispondere. Non mi veniva in mente nulla. Penso che l'unico momento della mia vita che ho provato una felicità infinita che mi faceva sentire in grado di affrontare il mondo intero è quando sono rimasta incinta. L'ho desiderato tanto e ho avuto i miei grandi problemi prima di riuscirci. Per cui quando è successo non ci credevo che fosse possibile, è stato un vero e proprio miracolo! E quando il mio cucciolo è nato è stata una sensazione meravigliosa. Non mi scorderò mai il momento in cui per la prima volta i nostri occhi si sono incontrati, anche se sono passati 9 anni quell'immagine è ancora dentro di me.
Altri momenti così intensi non ci sono stati. Ci sono stati momenti felici, per esempio quando mi sono sposata. Il problema è che non ricordo momenti intensi e felici durante la mia infanzia e adolescenza, mi sono sempre lasciata trasportare dagli eventi. Quando volevo fare qualcosa per me stessa, mi sentivo dire da mia madre "chi te lo fa fare! Devi pensare a sposarti e mettere su famiglia!!" Ed io ci rimanevo malissimo!
Oggi vorrei che ognuna di noi ripercoresse la sua vita e pensare ad ogni momento intenso sia felice che triste. Forse ci aiuterà a far uscire quello che abbiamo dentro e ci darà la forza per combattere questa guerra!!!

martedì 29 marzo 2011

Controllo settimanale

Persino i luoghi che sono stati avvolti
dall’oscurita' per un miliardo di anni
possono essere illuminati.
Persino una pietra raccolta
sul fondo di un fiume
puo' servire
per produrre il fuoco.
La nostra presente sofferenza,
per quanto dolorosa,
non e' vecchia di un miliardo di anni
e tantomeno andra' avanti in eterno.
Alla fine il Sole sorge sempre.
Anzi sta gia' sorgendo.
             (dal sito Soka Gakkai )

Oggi ho avuto il controllo settimanale in ospedale. Martedì passato pesavo 44.450 e non sarei dovuta scendere sotto i 44 altrimenti sarei stata ricoverata di nuovo. Mi pesano, sono 45.700. Ricovero scampato! Dovrei essere felice ed invece non lo sono, non fraintendetemi. Non voglio essere ricoverata di nuovo, ma l'idea di essere aumentata di peso mi sconvolge. Nella mia mente vuol dire che non sono stata capace di controllarmi, non sono stata abbastanza forte questa settimana. Lo so che sono stupidaggini, ma non riesco a non pensarci. Il sapermi controllare mi da' forza, mi rende piu' sicura. Lo so che è il mostro che ho dentro a farmi pensare così, ma mi ci vuole tempo per accettarmi. Però una cosa che ritengo positiva c'è stata. Stamane per la prima volta al colloquio non ho pianto!!! Non ci posso credere! Anche se ultimamente le crisi di pianto sono notevolmente diminuite, il mio piantarello al colloquio lo facevo sempre. Oggi per la prima volta sono riuscita a sfogarmi, a dire quello che ho dentro senza versare una lacrima, abbastanza tranquillamente. Penso che questa sia una vittoria non indifferente!
Un abbraccio a tutte

lunedì 28 marzo 2011

Chiedere aiuto

Il padre guardava il suo bambino che cercava di spostare un vaso di fiori molto pesante. Il piccolino si sforzava, sbuffava, brontolava, ma non riusciva a smuovere il vaso di un millimetro.
"Hai usato proprio tutte le tue forze?", gli chiese il padre.
"Si", rispose il bambino.
"No", ribatte' il padre, "perche' non mi hai chiesto di aiutarti"» (B. Ferrero).


Se non ce la facciamo dobbiamo chiedere aiuto a chi ci è vicino, senza timore e soprattutto senza vergogna. Non dobbiamo vergognarci di noi. Non abbiamo fatto, ne facciamo, male a nessuno se non a noi stesse!
Io all'inizio quasi mi vergognavo di pronunciare la parola "anoressia", mi sembrava quasi di portare un marchio adosso. La gente mi guardava, mi osservava come un alieno, come qualcuno a cui dover stare lontano per paura. Poi ho cominciato a 'fregarmene', quando qualcuno curiosamente mi chiedesse cosa avessi e perchè fossi dimagrita tanto ho cominciato a rispondere "Soffro di anoressia nervosa!".  La reazione era delle più svariate, c'era chi mi diceva "Non sapevo, mi dispiace", chi, con curiosità, mi cominciava a fare le domande più strane e chi con molta sincerità mi rispondeva "Anch'io ne ho sofferto e ne soffro ancora". In queste ultime notavo una sorta di sfogo, come se finalmente avesse potuto liberarsi di qualcosa che aveva tenuto dentro per molto tempo e di cui non era riuscita mai a parlarne con nessuno!
Sicuramente parlarne non risolve tutti i nostri problemi, non dobbiamo aspettarci nessun miracolo. Ma se c'è una sola persona che ci vuole bene e che può condividere con noi questo enorme macigno facciamoci aiutare senza vergogna.

domenica 27 marzo 2011

Domenica

La domenica è ormai alla fine, domani inizia una nuova settimana. Spero che sia come voi desiderate e soprattutto vi auguro che sia vissuta, non importa come, l'importante è viverla. Anche la sofferenza è importante è un segno che siamo ancora vive!
Un abbraccio

sabato 26 marzo 2011

Un pensiero per tutte voi

Lo so che in certi momenti nessuna parola serve, anzi molte volte non si vuole ascoltare perchè ascoltare vuol dire pensare e pensare ci fa spesso soffrire, ma pensate che siete ancora vive e che ognuna di voi è unica e speciale. Siete delle persone eccezionali e dobbiamo solo trovare la forza dentro di noi. Buttate fuori tutto quello che avete dentro anche se questo puo' far male a chi ci è vicino, ma dobbiamo pensare a noi stesse. Per risalire si deve toccare il fondo e (credetemi) so bene cosa significa! Non pensate che la strada sia facile, anzi ogni volta che pensate che state toccando il fondo molto probabilmente non è così. Ma la luce c'è, in fondo al tunnel, per quanto lungo possa essere, c'è sempre l'uscita!


Ogni giorno al tuo risveglio pensa:
Oggi sono fortunato perché
mi sono svegliato
So...no vivo
ho il dono prezioso della vita
Non lo sprecherò.
Userò tutte le mie energie
per migliorare me stesso,
per aprire il mio cuore agli altri,
lavorerò per il loro beneficio.
Avrò solo pensieri gentili verso gli altri non mi arrabbierò
e non penserò male di nessuno.
Aiuterò gli altri il più possibile
mettendo la mia vita al loro servizio.
Preghiera Tibetana

Buon sabato

Oggi è sabato, inizia il week-end. Per chi è ricoverata e non può fare lo stacco, iniziava uno dei momenti più duri. Quando ero in ospedale il sabato e la domenica avevo le crisi peggiori, perchè spesso mio marito e mio figlio non potevano venire e la mia mente andava per conto suo. Sei sola con te stessa e pensi, pensi, pensi......La tristezza ti assale e ti corrode e piangi fino a consumarti gli occhi!
Anche chi non è in ospedale ma è sola il week-end è uno dei momenti più brutti. Ma si può uscirne. Oggi (almeno dalle mie parti) c'è un po' di sole. Chi può farlo, esca al sole, si guardi intorno. La natura comincia a sbocciare, anche gli animali cominciano ad uscire dal letargo. Perchè non fare una bella passeggiata? Senza pensare a nulla, guardandoci solo intorno... Magari affittate un bel film o iniziate a leggere un buon libro (vi consiglio la Versione di Barney..)
Forza ragazze, anche questi giorni passeranno e ci sarà una nuova settimana ad attendervi..
A più tardi...

venerdì 25 marzo 2011

Dedicata a tutte voi!

Ecco un poesia indiana che vi voglio dedicare..

Non vi auguro un dono qualsiasi,
Vi auguro soltanto quello che i piu' non hanno.
Vi auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherete bene, potrete ricavarne qualcosa.
Vi auguro tempo, per il vostro Fare e il vostro Pensare,
non solo per voi stesse, ma anche per donarlo agli altri.
Vi auguro tempo, non per affrettarvi e correre,
ma tempo per essere contente.
Vi auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
Vi auguro tempo perche' ve ne resti:
tempo per stupirvi  e tempo per fidarvi
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Vi auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Vi auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha piu' senso rimandare.
Vi auguro tempo per trovare voi stesse,
per vivere ogni vostro giorno, ogni vostra ora come un dono.
Vi auguro tempo anche per perdonare.
Vi auguro di avere tempo,
tempo per la vita.

Complicanze mediche

Oggi per dare una prima 'scossa' a chi sta leggendo questo blog, vorrei illustrare le complicanze mediche dei disturbi del comportamento alimentarie. Il testo Complicanze mediche dei DCA   è stato redatto da  Veggie G. & Alex T.G. Ringrazio Veggie per la pubblicazione nel suo blog. Quando l'ho letto la prima volta mi ha colpito, è molto forte ma si deve affrontare la realtà senza nascondersi dietro stupide ipocrisie. Quando ho forti momenti di crisi lo rileggo e mi chiedo se veramente voglio cadere in tale baratro (non escludendo che alcune di queste complicanze già le sto subendo) da cui è difficile (qualche volta impossibile) risalire.
E' importante sapere cosa stiamo rischiando, dobbiamo esserne coscienti. Forse può essere un aiuto in più per affrontare il mostro.
Vi chiedo di leggerlo e di rifletterci sopra


 

giovedì 24 marzo 2011

Dare una definizione

Oggi a Roma è una bella giornata di sole, un motivo in più per andare avanti e non cedere di fronte al nemico.
La prima cosa che voglia fare è dare un significato al termine anoressia ed più in particolare all’anoressia nervosa che sarà il tema principale di questo blog (ma non per questo l’unico).
Secondo la wikipedia, l'anoressia (dal greco ἀνορεξία anorexía, comp. di an- priv. e órexis 'appetito'), è la mancanza o riduzione volontaria dell'appetito. Può condurre alla morte se persiste. L'anoressia diventa una vera e propria malattia quando essa è disturbo psichico primitivo. In questo caso è meglio parlare di anoressia nervosa. Esiste anche la pseudoanoressia: una persona mangia di nascosto, e in pubblico asserisce di non avere mai fame.
L'anoressia nervosa (AN) è, insieme alla bulimia, uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare, detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni (DAP). Ciò che contraddistingue l'anoressia nervosa è il rifiuto del cibo da parte della persona e la paura ossessiva di ingrassare. Nelle forme più gravi possono svilupparsi malnutrizione, inedia, amenorrea ed emaciazione. Le sue origini nosografiche sono molto antiche. Coinvolge nella sua evoluzione funzioni psicologiche, neuroendocrine, ormonali e metaboliche. L'anoressia nervosa è una malattia, e non deve essere confusa con il sintomo chiamato anoressia, la cui presenza invece è indice di un differente stato patologico dell'individuo.
La malattia quindi colpisce soprattutto gli adolescenti, anche se ultimamente si stanno sempre più registrando casi negli adulti e anche tra gli anziani. Altra caratteristica tipica dell'anoressia è quella di essere un disturbo prettamente femminile: circa il 90% dei casi, infatti, si sviluppa nel sesso femminile.
Un’ultima notizia di carattere storica, nel Medioevo, epoca in cui i valori religiosi erano ben radicati nelle persone, l'anoressia era vista come un traguardo spirituale da raggiungere; si parlava infatti di "santa anoressia" e di "digiuni ascetici", in un periodo storico in cui spesso si cercava il perseguimento di virtù spirituali attraverso la mortificazione del corpo.
Vittime illustri della malattia sono state all'epoca delle donne divenute in seguito sante. Cercando un "matrimonio con Cristo" rifiutavano il cibo; fra tali donne vi erano santa Caterina da Siena e sant'Angela di Foligno
Questa, in estrema sintesi è la definizione di anoressia nervosa, intesa come vera e propria malattia.
La maggior parte delle persone si rifiuta di accettare il fatto che si tratti di una malattia, in quanto non sono presenti sintomi  evidenti come la maggior parte delle malattie, piuttosto sono disposti a pensare che si tratti di uno sciocco capriccio dovuto ai canoni di estetica introdotti dall’esterno soprattutto tramite i media. Non escludo che in alcuni casi tutto possa iniziare proprio da lì, dal voler raggiungere un peso minimo ‘solo’ per una questione di immagine, ma dietro c’è sicuramente un malessere più profondo che usa la strada dell’estetica per venire fuori in tutta la sua cattiveria.
Mi piacerebbe che ognuna di noi raccontasse come tutto è iniziato, quali sono i primi segnali che abbiamo avuto e come abbiamo percepito quei segnali. Mi piacerebbe anche che chi ci era vicino in quei momenti raccontasse la cosa dal suo punto di vista.

mercoledì 23 marzo 2011

Perchè un altro blog sull'anoressia?

Questa è la prima domanda che viene in mente, non ce ne sono abbastanza di siti e blog sull'anoressia? La risposta è no, non ce ne saranno mai abbastanza finchè il mostro ci sarà ancora a rovinare la vita di tante ragazze e donne che devono conviverci ed affrontarlo momento per momento. Ho creato questo blog perchè ognuna di noi che ha affrontato o sta affrontando l'anoressia ha la sua esperienza da raccontare come ogni donna è diversa da ogni altra ed è unica e speciale. Non si deve avere paura a dire "sono anoressica"! Sembra quasi che la gente abbia paura ad affrontare tale argomento e ad ammettere che qualcuna nella sua famiglia sia anoressica! Quasi come se si dicesse "ho una malattia contaggiosa", oppure "sono pazza, statemi lontani perchè potrei essere pericolosa".
Ognuna qui può raccontare la propria storia oppure condividere un suo pensiero!
Questo blog vuole essere anche una voce per chi vive vicino ad una persona anoressica! Spesso (anzi quasi sempre) queste persone soffrono e devono subire le nostre crisi e spesso le nostre cattiverie, perchè il mostro ci rende insensibili e cattive a nostra insaputa. E' un nemico subdolo e cattivo che ci vuole isolare da tutti e da tutto e soprattutto da chi ci vuole bene, perchè il mostro sa che solo loro ci possono salvare, più di qualsiasi medico.