venerdì 5 giugno 2015

Riflessioni

Oggi è una giornata particolare: è il mio compleanno. Non so se ho voglia di festeggiare o meno. Da una parte sono contenta, fino ad un anno fa non so se qualcuno (io per prima) avrebbe scommesso sul fatto che sarei riuscita ad andare avanti. Ma c'è un'altra parte di me che soffre ed è la parte che riguarda la mia figura di mamma. La cosa più brutta che mi ha lasciato questa malattia non sono i postumi di tipo medico ma il fatto di aver perso la fiducia di mio figlio. Ho permesso alla malattia di farmelo portare via e di perdere alcuni anni di vita con lui e che non potrò mai riavvere. Ma la cosa più terribile è aver permesso di farmi vedere da lui nel mio stato peggiore e permettere che avesse la convizione che io non volessi farmi curare e che quella condizione me lo fossi scelta.
Ora la situazione è migliorata ma sento ancora in lui del rancore nei mei confronti per tutto il tempo che non gli sono stata vicino ed ogni volta che stiamo insieme  è un riconquistare la sua fiducia ed ho un dolore nel cuore, soprattutto perchè vedo che c'è ancora tanta sofferenza dentro di lui che non riesce a far esplodere.
Non è vero che con il tempo tutto si aggiusta e si sanano tutte le ferite, diminuisce il dolore, forse per proteggerci,  ma le ferite rimangono. Forse è giusto così perchè quelle ferite mi ricordano i miei errori per evitare di ricaderci.


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