venerdì 22 aprile 2011

La Passione

Diceva S. Agostino che vale più una sola lacrima sparsa meditando sulla Passione di Cristo, che un pellegrinaggio sino a Gerusalemme ed un anno di digiuno a pane ed acqua.
Credo che anche se non si è credenti, bisogna portare rispetto per ciò che ha sopportato quest'Uomo. Non so quanti sarebbero stati in grado di sopportare le atroci sofferenze che ha patito. Al di là di quello che può signifare la Sua resurrezione per i cristiani, già solo prendendo esempio da cò che è stata la Sua vita terrena si può imparare tanto.
Credo che se dopo 2000 anni ancora la Sua figura è importante qualche cosa di vero ci deve pur essere. E' stata una persona eccezionale, unica, incredibile. La Sua condanna, la flagellazione ed infine la Sua crocifissione sono atti d'amore unici che ci dovrebbero far riflettere.
Cerchiamo di abbracciare la nostra croce, senza lamentarci troppo.
La croce è un annuncio di un amore senza misura. Se chiediamo ad un bambino: «Quanto bene vuoi alla mamma?», risponde: «Tanto così!» e allarga le braccia... a croce. Abbracciare la croce è assumere fino in fondo lalogica di amore e di dono totale.

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