giovedì 14 aprile 2011

Normalità

Abbiamo definito l'anoressia nervosa come disturbo psichico, ciò implica quindi che sia vero un concetto di normalità. Il concetto di disturbo non si comprende per differenza (o per contrapposizione) rispetto al concetto di normalità. Al contrario, si può sostenere che ciò che è relativamente ben evidente è proprio il disturbo mentale: così la normalità, concetto peraltro ambiguo, si definisce almeno nel suo aspetto più elementare, proprio per differenza rispetto al disturbo.
Normale è anzitutto chi non si considera, e non viene considerato, come affetto da problemi e disturbi di competenza psichiatrica; normale è chi non si etichetta come "disturbato" e chi non viene etichettato come tale. Normale è chi tollera se stesso e viene tollerato; normale è chi ha la fortuna di rientrare nelle definzioni convenzionali del non-disturbo mentale; chi ha la fortuna cioè di non rientrare all'interno della zona che si defnisce come il campo della psichiatria.
Si può dire che è normale colui che si rassegna alla sua dose quotidiana di sofferenza, e non ritiene di essere ostacolato nei suoi progetti da speicifiche difficoltà psicologiche; e colui che viene accettato dal suo ambiente come un individuo che non è da curare.
Ma anche: normale è chi gode di una collocazione tale per cui può permettersi comportamenti che non verrebbero tollerati se facesse parte di un un'altra classe sociale, o se disponesse di un minor potere di contrattualità nel suo ambiente.
Normale è chi si conforma alle regole dominanti, non ha grossi problemi, e soprattutto, non pone grossi problemi agli altri.
Questa normalità non è evidentemente salute: nel senso che non è uno stato di benessere completo, fisico, mentale e sociale ma qualcosa di molto più limitato. Inoltre sorge il sospetto che il prezzo di questa normalità sia il conformismo sociale.
La normalità psicologica non è altro se non un aspetto della normalità sociale, cioè dello status quo, come come la anormalità psicologica è una forma particolare della devianza. La normalità psicologica è la continua normalizzazione di se stessi, la costruzione di un ruolo, e di una immagine di sè, che non debbono uscire da certi limiti e devo essere funzionali ai valori sociali dominanti. Ciò implica fra l'altro uan riduzione dei proprio bisogni ai modelli di bisogno imposti, ma anche lo sforzo di adesione attiva a un dato modello di normalità.

1 commento:

  1. la anolessia e una malattia brutta solo per farsi vedere belle ma poi ci stanno male solo loro

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